Queste brevi ed insufficienti
considerazioni nascono da un post su FB di qualche giorno addietro e dalla mia
promessa di dare una sintetica risposta alla sua autrice.
La prima e fondamentale
considerazione quando di parla della così detta Massoneria speculativa è quella
che: la presa di coscienza di un qualunque fenomeno spesso non coincide con la sua
effettiva nascita. La seconda considerazione è che per praticità gli storici e
non solo hanno bisogno di poter determinare un punto zero per convenzione, a
questo riguardo il giugno 1717 è stato
preso come data di nascita della Massoneria moderna volgarmente detta
speculativa. Questa data non è ne simbolica ne iniziatica è semplicemente una
data convenzionale come per convenzione il così detto medioevo termina con la
scoperta dell’America nel 1492 o per altri potrebbe terminare nel 1453 con la
prima edizione a stampa della Bibbia di Gutemberg e così via. Quindi possiamo
affermare che da un punto di vista “esoterico” questa data non ha nessun
valore, lo ha da un punto di vista storico (per convenzione) e soprattutto è
importante per le conseguenze di quell’incontro preliminare avvenuto alla
taverna dell’oca e della graticola.
Stabilito il punto 0
alla stregua di un novello “Giano” dovremmo rivolgere il nostro sguardo
indietro ed in avanti per comprendere come si è giunti a questa nascita e come
si sia sviluppata nella storia la Massoneria Moderna.
Se volgiamo lo sguardo
indietro come datiamo e quali periodi incontriamo? Fin dove dobbiamo spingere
lo sguardo e le datazioni? La questione è complessa, ma possiamo semplificarla prendendo delle macro categorie temporali, in
questo momento ignoriamo volutamente le implicazioni spaziali. Potremmo
definire, con un termine inesatto, come prima macro categoria quella della
PROTOSTORIA che va dal 23/06/1717 al giorno in cui troviamo il primo documento
inerte l’arte della costruzione o un’organizzazione più o meno stabile di
muratori. E’ evidente che la protostoria al suo interno avrà tutta sua serie di
categorie spaziali e temporali. La seconda macro categoria potremmo definirla come
EPOCA DEL MITO che non si basa sulle categorie del tempo in senso stretto ma,
su quelle della immaginazione, del mito e in una qualche maniera degli
insegnamenti esoterici. Se da un lato questa macro categoria è in massima parte
spinta in epoche remotissime e leggendarie dall’altro si avvicina od entra
nella storia quando ad esempio si fa rifermento alla nascita del grado di
Maestro Muratore.
Volgendo lo sguardo in
avanti rispetto al nostro punto 0, avremo la macro categoria della storia, qui
sarebbe necessario oltre ad una categorizzazione dei periodi temporali, anche
una categorizzazione dello spazio e delle implicazioni e connessioni tra i vari
luoghi.
Queste primissime considerazioni
servono a comprendere che una frase del tipo: “il 1717 è la nascita o la morte
della massoneria” è necessariamente una
frase incompleta vera e falsa allo
stesso tempo se non viene definita all’interno di uno specifico discorso.
In conclusione si può
affermare senza tema di essere smentiti che il 24 giugno 1717 è una data
convenzionale e nulla più! Quello che potrebbe essere importante affrontare e
studiare è l’implicazione che ha questa data, o meglio, quanto accaduto in
questa data ha sul vergognoso gioco dei riconoscimenti e delle patenti che
tradendo uno degli scopi della Massoneria, riunire
ciò che è sparso, ha generato divisioni e fratture che ancora oggi paiono
insanabili “politicamente ed esotericamente”.
Michele Leone
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