domenica 29 novembre 2015

Filosofia in viaggio e amore

Ciao a tutti, ancora un video, probabilmente preferite i vecchi post meno tecnologici e probabilmente li preferisco anche io…
…questi post sono dei test, hanno lo scopo di verificare se i video sono una strada da seguire o da abbandonare subito, per questo motivo vi chiedo di dedicare del tempo ed esprimermi le vostre critiche, opinioni e consigli per permettermi di conoscere il vostro pensiero in merito.
Grazie a tutti
Gioia  - Salute – Prosperità

©Michele Leone


sabato 28 novembre 2015

Help me

HELP ME!
Qualcuno/a di voi è in grado di montare o quanto meno rendere sufficientemente apprezzabili dei video? Conoscete più o meno le logiche di You Tube? Video trailer? Ha il tempo e la voglia di supportarmi in un piccolo progetto? Uno guadagno eterna gratitudine e nome citato per la produzione ;)
Grazie a chi vorrà/potrà aiutarmi
Michele
P.s. Niente fanatici o registi Hollywoodiani. Grazie

Immagine presa dalla rete


martedì 24 novembre 2015

I misteri

Molti chiedono, altri provano alla guisa di cortigiane imbellettate ad offrire promesse che difficilmente potranno mantenere. Non importa che si sia varcata la soglia o si sia ancora (in un tempo che può essere infinito e scelto come tale) sulla soglia del sacro recinto, i Misteri in quanto tali non posso essere spiegati con la povera ragione né con la scarna parola. Esperirli è l’unica via, strada maestra verso il silenzio della forma a favore della musica del cuore e di occhi scintillanti.
Gioia -  Salute  - Prosperità
©Michele Leone

Immagine presa dalla rete 



lunedì 23 novembre 2015

Magia e Storia Parte I

Ciao a tutti, ecco il video (molto amatoriale) della prima parte della chiacchierata su Magia e Storia durante il convegno del 21 novembre. Presto spero le altre puntate

domenica 22 novembre 2015

Nuovi occhi

Mentre procedo nel cammino è sempre più chiara la necessità di un ripensamento delle categorie della così detta formazione e cultura. Se da sempre, in linea generale, sono stato avversario della iperspecializzazione e favorevole ad un approccio che per esemplificazione si potrebbe definire presocratico, oggi è palese come sia necessaria, anche per sconfiggere i mali di questa modernità, la “abolizione” sostanziale dei confini, dei muri delle discipline che tanto rendono miopi gli esseri umani contemporanei.
E’ necessario, ritornare fluidi danzatori della conoscenza e non ingessati portatori di sterilità. Questa critica, nella sua accezione più vera non implica l’eliminazione definitiva di studi specialistici, ma vuole porsi ad un livello diverso, quello dell’essere umano e della sua formazione primaria. Dobbiamo rimettere l’uomo ed il suo rapporto con il micro-macro cosmo al centro delle ricerche prima ancora di formare specialisti di qualsiasi branca o disciplina.
Non è solo una questione di dialogo interdisciplinare o multidisciplinare, ma di rivedere a fondo, di rivoluzionare lo sguardo sul creato (indipendentemente dal credere in una creazione fatta da un Dio, da una forma di Energia, dal Caso). Ci hanno venduto (ed abbiamo voluto acquistare) che si può portare la conoscenza a tutti è ora di invertire questo perverso meccanismo ed utopicamente provare a portare tutta l’umanità verso la conoscenza. Certo questo meccanismo non è indolore e non è facile, certo chiederebbe le scuse di tanti ideologi, politici ed intellettuali degli ultimi decenni e forse secoli (molti in buona fede) che hanno lavorato per il Diavolo[1], che hanno separato, oggi è il momento di lavorare per riunire quanto è sparso, di lavorare per ricomporre i frammenti: siano essi quelli del singolo siano essi quelli dell’umanità intera. Non è un lavoro facile né veloce, non è un lavoro che può essere compiuto o esplicato in poche righe, ma è un lavoro indispensabile. E non importa che si tratti di discipline scientifiche od umanistiche dobbiamo (noi tutti) ricominciare a guardare senza i paraocchi che ci hanno e ci siamo messi, dobbiamo ricominciare ed essere semplici e guardare alle leggi della natura, dell’uomo e del “divino” allo stesso modo, dobbiamo iniziare a cancellare molteplici categorie e strutture mentali e culturali a partire dalla odiosa definizione di sovrannaturale! Il sovrannaturale non esiste, qualcosa o fa parte della Natura o non ne fa parte indipendentemente da quelle che siano le nostre modeste conoscenze sull’uomo e sull’universo. Al massimo sarebbe opportuno parlare, solo ed esclusivamente di naturale e non naturale od artificiale, ossia quanto creato o generato dagli uomini e non partecipe della creazione prima. Penso che per oggi possa bastare.
Gioia – Salute – Prosperità
© Michele Leone
Immagini prese dalla rete





[1] Per Diavolo in questa sede intendo l’elemento diaballico. Questo elemento è la forza che tende a separare, in una qualche maniera assimilabile al solve (nella sua accezione ed utilizzo negativo) in contrapposizione con il coagula. Coagula come forza e principio tendente alla unificazione. Diavolo dal greco Dià (attraverso) e Bàllo (getto, attraverso), 

giovedì 19 novembre 2015

Svelamento del ritorno

L’essere esperisce diverse morti durante l’esistenza. Al ritorno dal luogo oscuro diviene sempre più numinoso o non vivo: è semplicemente una questione di volontà e amore.
Gioia – Salute – Prosperità
© Michele Leone

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mercoledì 18 novembre 2015

sabato 14 novembre 2015

14 novembre 2015, il giorno dopo

Ci sono dei momenti in cui è sin troppo facile farsi prendere dalla retorica o da travolgenti passioni di odio, disprezzo contro tutto e tutti, è sempre in questi momenti che è comodo iniziare a vedere tutto nero ed iniziare a farsi consumare dall’oscurità che ci ha ferito od indignato.
Innanzi all’orrore che il genere umano, in una sua qualche forma malata, può compiere, le parole si spezzano nella gola. Tacere, spesso è sinonimo di indifferenza od altro, raramente è assimilato alla riflessione. Poi vi sono dei giorni in cui non si può tacere, perché all’orrore si aggiunge il disgusto per tanta “politichetta” e retorica da “Bar Sport” dove tutti sono allenatori.
Non parlerò allora di cronaca, ma dagli avvenimenti prenderò spunto per una piccola riflessione, riflessione di un uomo che continua a credere gli uomini.
E’ ancora possibile ed è doveroso credere in un domani migliore. Azzeriamo la miopia delle colpe dei padri e da padri rimbocchiamoci le maniche. Il futuro è degli imberbi e dei fanciulli non dei vecchi egoisti nutriti dal finto potere e dalle economie forti. I giovani sono la terra fertile in cui dobbiamo seminare la speranza, la fede negli uomini e nelle loro infinite possibilità di fare il bene, e la carità nel vedere il prossimo, l’altro come il proprio diletto ed amato. E’ verso i giovani ed i giovanissimi che dobbiamo investire tutte le nostre risorse, energie, possibilità ed ingegno. In altre parole, dobbiamo Educare, prima ancora dobbiamo educarci e se necessario rivoluzionare e rivedere i nostri sistemi di valori. Dobbiamo avere la cosciente consapevolezza che la diversità è una opportunità al pari di quanto ignoriamo. Dobbiamo educare la gioventù all’amore di e verso di se al pari di quello verso alterità, sia essa una persona od il cosmo. Dobbiamo insegnare a comprendere e a ricercare l’armonia di cui in tutte le epoche i  Saggi ed i Santi hanno parlato. Se non lavoreremo per il bene dei giovani, se non saremo i “dinamitardi” verso l’ignoranza allora le nostre mani saranno bagnate del sangue di tutta l’umanità e saremo divenuti i peggiori carnefici ed auguzzini dei nostri figli!

Liberté – Égalité - Fraternité
Ho detto
©Michele Leone


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domenica 8 novembre 2015

Poesia, Rosa+Croce e Massoneria

Il tema della possibile influenza del pensiero dei Rosa+Croce sulla nascita o sullo sviluppo della così detta massoneria speculativa non si può affrontare seriamente in poche righe. E’ possibile però dare uno spunto, indicare una delle possibili strade da seguire. Una di queste strade è composta dai versi di Sir Adamson

For we are brethren of the Rosie Crosse;
We have the Mason Word and second sight,
 Henry Adamson, The Muses Threnodie

Gioia – Salute – Prosperità

© Michele Leone


giovedì 5 novembre 2015

Appunti amorevol-teoretici di trasmutazione spirituale

A volte sembra che si possa accettare solo muniti di una ascia bipenne. Quando si passa dalla teoria alla pratica il percorso diventa più difficile. Quando le belle teorie si sostituiscono ad una realtà spesso putrescente inizia il vero lavoro. Non basta accettare, la parola spesso tradisce più di un’amante! come potrebbe essere diversamente? Come potrebbe essere innocente e vera una parola che nasce da uno spirito inquieto che non accetta ciò che è? E gli occhi che dovrebbero vedere fanno fatica a non distorcere quanto veduto e tramutarlo in un consolatore vantaggio o in un incubo deforme. Eppure bisogna accettare, ed anche in guerrieri più avvezzi alle battaglie devono fermarsi e combattere la battaglia più dura, quella dell’accettazione di un giudizio, di una scelta indipendentemente dal vero o dal falso, dal giusto o dallo sbagliato. Accettare probabilmente significa farsi da parte, mettere da parte non solo il proprio ego ed essere profondo, ma anche la volontà ed il desiderio; sarebbe facile con volontà e desiderio compiere magie e cambiare destini come corsi di fiume, ma è questa una delle vie per giungere a trasmutare il proprio spirito e la propria essenza. Fare questo è un po’ morire, è la morte di un seme in un terreno fertile, in primavera nascerà nuovamente.
Gioia – Salute –Prosperità
©Michele Leone  

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