sabato 25 ottobre 2014

Guillaume Durand de Mende, Manuale per comprendere il significato simbolico delle cattedrali e delle chiese, Edizioni Arkeios 2000


Spesso capita che rapiti dal fascino del medioevo, dal mistero dei simboli che celano le cattedrali molti autori ed autori vadano alla ricerca della più fantasiose spiegazioni per quanto è custodito e ri-velato all’interno delle chiese e cattedrali. Ancor più spesso si interpreta “ad istinto” senza seguire delle regole siano esse della storia dell’arte o di quella che possiamo definire storia delle idee di un’epoca.
Questo libro, che in realtà è parte di un’opera più grande (Rationale divinorum officiorum) merita di essere sul comodino o nella memoria di ogni persona che si avvicini al così detto medioevo ed ai suoi simboli. Guillaume si muove con agilità e disinvoltura tra la costruzione metafisica e quella fisica senza le remore dell’uomo contemporaneo. Le pagine di questo lavoro sono uno strumento di interpretazione non solo dell’aspetti fisico degli edifici di cui si parla ma anche di quello simbolico ed allegorico.

In queste pagine nulla viene tralasciato di quanto concerne l’edificazione di un tempio dalle parti della chiesa al cimitero ed alle campane.
Cit. DELLA SCALA: “La spirale della scala a chiocciola, costruita sull’esempio di quella del tempio di Salomone, è il sentiero che striscia attorno ai muri della chiesa attraverso cui si conosce, senza essere visto da nessuno, il segreto di tutti i misteri dell’edificio spirituale, la cui rivelazione non appartiene che a coloro che si elevano fino al cielo, attraverso la meditazione dei suoi beni. Si parlerà nel capitolo successivo dei gradini che portano all’altare.”.

Indispensabile

Gioia – Salute - Prosperità

© Michele Leone

venerdì 24 ottobre 2014

Recensione. Antonio Trampus, La massoneria nell’età moderna, editori Laterza, Bari 2001.


Il libro del professor Trampus ha per certo un vantaggio: è un libro di storia. Un libro non scritto ne a favore ne contro la massoneria ma, che parla della Massoneria ad esempio come fenomeno di sociabilità nel settecento. E’ un libro attento alle vicende storiche nel loro dipanarsi a partire dalla nascita della così detta Massoneria moderna nel 1717. E’ un volume agile che può essere utile sia allo storico quanto e forse soprattutto al massone. Probabilmente questo agile volume non svelerà nessun segreto, nessun complotto ma, aiuta ad entrare nei meccanismi che hanno fatto la fortuna della massoneria londinese. Meno di centocinquanta pagine bibliografia compresa per avvicinarsi ed iniziare ad approfondire un mondo complesso e la cui storia ha molteplici rivoli.

Cit da pg. 27: “Ad ogni modo la diffusione della formula massonica, soprattutto nel momento in cui cominciò ad affermarsi in modo egemonico, non risultò affatto indolore: sin dall’inizio venne accompagnata da diffidenza, da paure e da ostilità, che alcuni studiosi non esitano a spiegare in relazione agli ideali potenzialmente sovversivi di cui le logge si facevano portatrici: il repubblicanesimo, la tolleranza religiosa, l’ideologia del merito.”.

Lo consiglio

Gioia – Salute - Prosperità

© Michele Leone

giovedì 23 ottobre 2014

Recensione

Marco Materassi, Pratica di sé. Propedeutica Massonica, Tiphert 2012. Coedizione digitale #MondiVelatiEditore 2013.

Il volume di Marco Materassi è degno di interesse e nota sia per il non #massone e studioso sia per l’iniziato al...la Libera Muratoria. Le prime novata pagine sono interamente dedicate alla storia della Massonica istituzione con riferimenti anche ai testi antichi che hanno portato al 1717, anno di nascita della Gran Loggia d’Inghilterra. L’autore non si limita alla storia antica della latomistica istituzione ma, approfondisce anche aspetti più recenti e cosa non usuale pone la sua attenzione agli accadimenti ed allo sviluppo della Gran Loggia d’Italia degli A.'.L.'.A.'.M.'. piazza del Gesù - palazzo Vitelleschi.
I riferimenti a questa obbedienza massonica, seconda in Italia per numero di iscritti e prima ad aver accettato le donne (1956) non sono solo nella parte storica, ma anche in quella in cui approfondisce gli aspetti simbolici e rituali o semplicemente nella struttura organizzativa della stessa. E’ un volume scritto con chiarezza e che cerca con rigore di sviscerare una molteplicità di aspetti legati alla vita ed ai lavori #massonici. Un unico difetto, nato forse dall’esigenza di non appesantire la lettura: assenza di bibliografia e scarno di note. Difetto, in questo caso, perdonabile ma, si auspica che nelle prossime edizioni venga colmato. L’assenza delle note non pregiudica la serietà e scientificità del lavoro, in quanto le citazioni sono sempre puntuali e spesso riportate sia in lingua originale che in traduzione.


 Lo consiglio

 Gioia – Salute - Prosperità
© Michele Leone

Foto: Recensione
Marco Materassi, Pratica di sé. Propedeutica Massonica, Tiphert 2012. Coedizione digitale Mondi Velati Editore 2013.
Il volume di Marco Materassi è degno di interesse e nota sia per il non massone e studioso sia per l’iniziato alla Libera Muratoria. Le prime novata pagine sono interamente dedicate alla storia della Massonica istituzione con riferimenti anche ai testi antichi che hanno portato al 1717, anno di nascita della Gran Loggia d’Inghilterra. L’autore non si limita alla storia antica della latomistica istituzione ma, approfondisce anche aspetti più recenti e cosa non usuale pone la sua attenzione agli accadimenti ed allo sviluppo della Gran Loggia d’Italia degli A.'.L.'.A.'.M.'.  piazza del Gesù - palazzo Vitelleschi.
I riferimenti a questa obbedienza massonica, seconda in Italia per numero di iscritti e prima ad aver accettato le donne (1956) non sono solo nella parte storica, ma anche in quella in cui approfondisce gli aspetti simbolici e rituali o semplicemente nella struttura organizzativa della stessa. E’ un volume scritto con chiarezza e che cerca con rigore di sviscerare una molteplicità di aspetti legati alla vita ed ai lavori massonici. Un unico difetto, nato forse dall’esigenza di non appesantire la lettura: assenza di bibliografia e scarno di note. Difetto, in questo caso, perdonabile ma, si auspica che nelle prossime edizioni venga colmato. L’assenza delle note non pregiudica la serietà e scientificità del lavoro, in quanto le citazioni sono sempre puntuali e spesso riportate sia in lingua originale che in traduzione.
Lo consiglio
Gioia – Salute - Prosperità 
© Michele Leone

mercoledì 22 ottobre 2014

AMORE un’etimologia (im)possibile

Oggi, mi sento un po’ isodoriano, e non me ne voglia l’ultimo Padre latino della chiesa, per il quale provo da sempre profonda stima. Come Isidoro, oggi mi lancio in una etimologia che potrebbe far accapponare la pelle ai filologi (se possono non me ne vogliano).
Ultimamente, in modo diretto o indiretto spesso ho parlato di amore. Parlare dell’amore da un punto di vista filosofico, ermetico o religioso ammesso che si possa fare una seria distinzione, occuperebbe troppo tempo, almeno in questa sede. Quindi come si sul dire: sarò breve.
Mi piace immaginare, e spesso quando parlo di AMORE, mi riferisco a questo significato, l’etimologia di AMORE così composta: A e MORE. Dove la A è privativa e MORE ha il suo significato latino di costume, usanza, abitudine, moralità, buoni costumi. Quindi l’Amore secondo questa etimologia è privo di tratti caratteristici di questo tipo. E’ infatti da notare che questo tipo di amore non è immorale ma, semplicemente amorale, senza moralità o meglio con una moralità che potrebbe essere altra e fuori dagli schemi di quelle consuetudini che alla fine sono diventate tradizione (con la t minuscola) ed orientamento alla vita nel senso dei buoni costumi ordinari.
A questo punto qualcuno potrebbe dirmi che sto propugnando teorie tendenziose e pericolose, forse. Altri potrebbero chiedermi e per l’amore tra due anime? Ed infine, ma non per ultimi, i più accorti tagliapietre potrebbero contestare questo stile di vita (etimologico) ai così detti profani e non solo.
Purtroppo, il mio tempo è scaduto. Approfondirò nella o nelle prossime puntate, nel frattempo a voi le soluzioni.
Gioia – Salute – Prosperità
© Michele Leone
foto di Pensieri vari ed avariati, appunti ed Ebook di Michele.

Nota sulla parola struere

Struere oltre che ad istruire, rimanda ad altre due parole che sia nel significato letterale che in quelli più profondi sono o dovrebbero essere legati al mondo degli Iniziati; esse sono costruire e distruggere.... Nella prima è presente la particella con (insieme) e struere (unire, ordinare), quindi mettere insieme più oggetti ordinatamente; nella seconda è presente la particella privativa de con senso contrario, quindi avremo destruere (disfare, abbattere).
Dalla radice stuere si dipana una parte del lavoro di coloro che sono agli inizi del cammino (e non sono dei così detti apprendisti) Apprendere (prendere a)in modo attivo per costruire dentro di noi mettendo insieme. Ma non basta, c'è la parte del disfare, abbattere, fare spazio. Attraverso il silenzio e la meditazione iniziare a levigare la pietra ovvero eliminare ciò che vi è di superfluo per far emergere ciò che è dentro. Combattere il “vizio” ed arrivare alle virtù.
Istruzione e Costruzione come avamposti del coagula e potrà essere raggiunto (almeno simbolicamente) in successive iniziazioni e Distruzione come quel solve che è iniziato nel gabinetto di riflessione ed è indispensabile per separare il grano dal loglio.
Quindi Istruendoci, costruendo e distruggendo prima di tutto dentro di noi, e poi anche all'esterno potremmo, con la malta del vero Amore, un giorno sperare di divenire INIZIATI.
Gioia - Salute - Prosperità
© Michele Leone
Immagine presa dalla rete


domenica 19 ottobre 2014

Appunti amorevol-teoretici di Alchimia Spirituale 0.4 comunicazione con il profondo


Se è vero che esistono diversi tipi di comunicazione una in particolare ci interessa in questa sede: la comunicazione con il profondo. Intesa sia come comunicazione del soggetto all’interno di se stesso sia come comunicazione tra due soggetti.

Della comunicazione con il profondo individuale abbiamo accennato in altra sede e approfondiremo il discorso in una sezione appositamente dedicata. Oggi vogliamo accennare a quel tipo di comunicazione che esiste tra due soggetti (potrebbe esistere anche tra più soggetti ma, le condizioni per cui si verifichi sono molto più rare).

Ci sono delle condizioni “naturali” o indotte per le quali alle volte quando si parla con una persona sembra che lo spazio-tempo acquistino un valore diverso da quello convenzionale, ci sembra anche che gli elementi di disturbo diminuiscano, le percezioni psicofisiche si ampliano ma unicamente nella direzione del nostro interlocutore. Non è detto che entrambi i soggetti riescano ad entrare in questa forma di comunicazione attiva; potrebbe accadere che uno dei due “parli” con il profondo dell’altro mentre il secondo soggetto potrebbe essere un attore “passivo”. Quando si verificano queste condizioni, soprattutto nel caso di un solo attore attivo bisogna procedere con estrema cautela e prudenza. La prima cosa che si deve fare è cancellare dalla propria interiorità ogni forma di egoismo e di desiderio di dominio verso l’altro o di manipolazione a “nostro” favore.

La correttezza e la buona fede sono un presupposto fondamentale di questo tipo di comunicazione, se si opera al “nero” gli effetti verranno rimessi alla prima occasione da quanto è stato smosso. Un’altra indicazione per questo tipo di comunicazione è che il soggetto attivo sia nudo e abbia eliminato per quanto gli è possibile ogni interferenza dell’ego e delle maschere che vengono quotidianamente indossate.

Una volta stabiliti i presupposti fisici e metafisici di questo tipo di comunicazione le parole come tutti gli altri messaggi non verbali non verranno filtrati ne dalle nostre sovrastrutture né da quelle del nostro interlocutore.  Alcune volte riusciremo a parlare direttamente con il profondo o a toccare l’anima come si è soliti dire. Gli effetti di questo tipo di comunicazione non sono sempre (anzi di solito è vero il contrario) immediati. Dopo che avremo comunicato con il profondo del nostro interlocutore, che avremo sfiorato la sua più intima essenza, questo tornerà alla sua vita e solo con il tempo piano piano i nostri messaggi riemergeranno e verranno rielaborati con i suoi strumenti.

Vista la complessità e delicatezza di questo tipo di considerazioni, rimando ai prossimi “capitoli” per approfondire l’argomento

Gioia Salute e Prosperità

© Michele Leone

 Immagine presa dalla rete


Porfirio, sui simulacri


Recensione. Porfirio, sui Simulacri, Adelphi 2012

Un libro per avvicinarsi ai misteri dell’antichità, alle “regole” dell’estetica prima che nascesse l’estetica come disciplina filosofica, un libro per cogliere i simboli delle statue o più semplicemente un libro per tutti coloro che sono curiosi. Curiosi di conoscere il perché una determinata divinità è rappresentata in un certo modo o curiosi di conoscere i “miti” all’origine della mitologia. Non bisogna temere la propria impreparazione quando ci si avvicina al neoplatonico Porfirio, come non bisogna mai temerla quando ci si avvicina ad un autore antico. Forse non avremo tutti gli strumenti per interpretare al meglio il loro pensiero e messaggio, forse saremo grati al traduttore ma, ci faremo un regalo avvicinandoci ad uno stile di pensiero prima ancora che di scrittura accessibile a tutti, molto più di tanti così detti intellettuali moderni. Un libro che stando all’autore non è per tutti:

“Parlerò per chi è lecito – voi profani chiudete le porte – e farò conoscere i pensieri di una sapienza teologica con i quali uomini, mediante immagini congeneri ai sensi, raffigurando realtà invisibili in forme visibili, rivelarono il dio e le potenze del dio a coloro che hanno appreso a ricavare dai simulacri, come da libri, ciò che vi è scritto riguardo agli dèi.”.

Da Leggere

Gioia Salute e Prosperità

© Michele Leone


domenica 12 ottobre 2014

Avviamento alla Massoneria - Recensione


Umberto Gorel Porciatti, Avviamento alla Massoneria, Atanor

Troppo spesso quando bisogna indicare una lettura sulla Massoneria si indicano “pesanti” ed alle volte incomprensibili volumi preferibilmente di autori con culture ed orientamenti spesso lontani anni luce dalle italiche faccende.

Qualcuno, potrebbe o dovrebbe, obiettare che la Massoneria è Universale e che quindi poco importa quale sia l’ambito culturale e storico in cui è cresciuto il pensiero dell’autore. Questa obiezione è parzialmente vera e diviene generalmente vera per l’apparato simbolico della Massoneria che in questo e forse solo in questo è Universale. Per il resto, soprattutto per le storie della massonerie “locali”, questa obiezione non corrisponde al vero; quanto meno non corrisponde completamente al vero. Non basta, colpiti da esterofilia, noi italiani abbiamo eseguito una sorta di Damnatio memoriae della maggior parte degli autori Italiani dell’Ottocento e primo Novecento.

Grazie al cielo non è il caso del buon Porciatti, conosciuto, spesso, anche del più sprovveduto conoscitore di cose massoniche. Gorel, in queste pagine pubblicate postume dalla casa editrice Atanor, aiuta il curioso e l’aspirante “Fratello” a capire in modo efficace cosa possa essere la massoneria e come ci si possa avvicinare. Il libro risente del periodo in cui è scritto per alcune posizioni o descrizioni ideologiche. Questo non è un limite, è un vantaggio che permette all’accorto lettore di entrare in punta di piedi nella storia delle massonerie italiane. E’ una opportunità di conoscenza per il profano quanto per l’iniziato, per quest’ultimo l’opportunità che gli si presenta dovrebbe essere un dovere!

E’ un testo che non può non essere letto. Chiudo questa breve recensione con una frase dell’autore in riferimento al come si diventa Massoni: “Occorre che il germe sia in potenza perché la vita possa nascere, la natura dare i suoi frutti; la Massoneria è come l’arte: artisti si nasce, non si diventa. Il culto del Bello, la misura delle forme, l’armonia delle proporzioni e dei colori, si apprende, ma ciò giova solo a chi ha l’anima dell’artista, a chi sente l’Arte; e la Massoneria è proprio un’Arte, è l’Arte Reale, l’Arte per eccellenza, quella del perfezionamento individuale, quella della trasmutazione dell’Io, intrinseco, greggio, rigido, in un Io dilatato, plastico e levigato, che, come tale, scompare confondendosi nell’Io collettivo nel Sé dell’Essere.”.

Gioia Salute Prosperità

© Michele Leone

Post in evidenza

Welcome http://micheleleone.it/

Ciao a tutti, oggi voglio segnalarvi la nascita del mio sito: http://micheleleone.it/ Spero di ritrovarvi numerosi su questa nuova piat...