"Dopo aver speso gran parte del giorno nei lavori campestri, per breve ora i fratelli si riunivano, cingevano grembiulini di tela di lino, facevano un’abluzione nell’acqua fredda, entravano poscia in luogo inibito a chi non fosse dell’ordine; si disponevano intorno alla tavola comune, senza rivolgersi la parola, recitando una preghiera, e si cibavano di una sola vivanda e di un solo pane. Compiuto il pasto, deponevano il grembiule, che consideravano sacro; ritornavano al lavoro fino a sera; e facevano un secondo pasto con le medesime cerimonie. Quando un profano chiedeva di essere ammesso nella società, gli imponevano un noviziato di un anno, durante il quale egli doveva condurre il loro proprio regime di vita, benché non abitasse con loro. Gli davano un martello ed un’ascia ricurva, e lo vestivano d’una bianca tunica, cingendogli ai fianchi il sacro grembiule. Se, durante il noviziato, mostrava le attitudini necessarie, gli consentivano di partecipare alle sacre abluzioni; ma non era per anche ammesso nella società; doveva sostenere altri due anni di prove, durante i quali, assicuratisi sulla sua temperanza, si indagavano i di lui affetti, pensieri e propositi. Se egli usciva vittorioso dall’esame, era ricevuto nel sodalizio; ma prima di sedere alla tavola comune, pronunciava voti formidabili; giurava di servire Dio religiosamente, di osservare la giustizia verso tutti gli uomini, di amare la verità e di difenderla, di non rivelare i segreti della società."
G. DE CASTRO, Mondo Secreto, Vol. II 1864
Volutamente non ho detto nel titolo o prima della citazione che si parla degli Esseni, per permettere ad ognuno di formarsi un'opinione scevra da quanto possa evocare anche solo un nome...
Buona giornata a tutti
Michele
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