Spesso per acquisire
nuove prospettive è necessario guardare al passato, per conoscere il
particolare bisogna non dimenticare il generale, in riferimento alle
Scienze Ermetiche questo discorso diventa maggiormente necessario e
urgente. E' assai variegato il mondo dei così detti conoscitori di
cose occulte: si passa dai super specializzati professori
universitari sparsi per il globo ai saccenti esperti formati sulla
veloce lettura di post su Facebook.
Forse io che parlo ed
inizio questo discorso mi arrogo la conoscenza o l'esperienza? Nulla
affatto, la più alta qualità che posso riconoscermi è quella di un
esploratore nell'erranza. Errando alle volte si hanno delle
piccole epifanie che è necessario non sottovalutare, non lasciar
volare via. Per esperienza e tradizione credo più in coloro che
cercano la verità che in quanti se ne definiscano custodi o
portatori (più o meno sani). Come, cosa, dove cercare? Come trovare
un linguaggio, un modello espositivo che possa andare bene tanto agli
accademici quanto ai veloci fruitori di informazioni da fast food?
Sempre in rifermento al linguaggio non sarebbe forse necessaria anche
in campo iniziatico una semiotica che sia in grado di fornire dei
minimi comuni denominatori? Se attraverso la storia della Cultura,
delle Idee, delle Religioni con l'ausilio della psicologia, della
antropologia e di tutti gli strumenti delle discipline moderne si può
tentare di riunire quanto è sparso e lavorare per tornare con
chiarezza ad un approccio al Sacro, lo stesso, forse, non si può
fare con quanto concerne il mondo iniziatico. Il mondo iniziatico
dovrebbe essere in grado di fornire puntualmente questi strumenti ed
aggiungerne altri. Dovrebbe essere esportatore di metodologie e
conoscenza, di valori ed ideali. Al suo interno, dovrebbe essere in
grado di fornire strumenti diversi, di donare una formazione altra,
di ampliare lo spettro della percezione della coscienza (o anima o
spirito se si preferisce, non è questa la sede delle definizioni).
Quanto concerne il vero lavoro iniziatico è indicibile e segreto per
definizione, quindi è quasi inutile parlarne e quando se ne parla
spesso si presta il fianco alla frusta di perversi razionalisti o
materialisti o ingenui detentori di verità assolute.
A questo proposito e so
di ripetermi sarebbe necessaria una qualche “struttura” che possa
fornire degli strumenti minimi ed indispensabili per formare quanti
voglio avvicinarsi a certi argomenti. Argomenti che nulla hanno a che
fare con il soprannaturale (non esiste), argomenti che sono e
dovrebbero ritornare ad essere propri della Philosophia. Un percorso
che sia fatto per chi davvero ha intenzione di mettersi in viaggio
sulla Via perigliosa. Un tale percorso e cammino farà sorridere gli
esoteristi e probabilmente ridere altri. La stessa idea di una
biblioteca minima per aiutare i curiosi giovani esploratori della
Philosophia, potrebbe essere derisa ed allo stesso tempo quasi
irrealizzabile; Cento o duecento testi forse non basterebbero o ne
potrebbero bastare meno? quali inserire? quali escludere? Forse il
vero problema di questo bignami è cosa escludere. Un lavoro del
genere nasce necessariamente incompleto. Perché provare a redigerlo
allora? Quale è il suo scopo? Sono queste le due domande
fondamentali alle rispondere. Un lavoro del genere non può e non
deve essere un digesto bibliografico, deve essere un amico da tenere
sul comodino in cui trovare le indicazioni per potersi formare una
idea e in cui trovare la possibilità di acquisire strumenti per poi
autonomamente poter programmare e gestire il viaggio dentro e fuori
dalla propria interiorità. Deve ambire ad una certa universalità
delle opere inserite, dovrebbe essere valido a Roma come a Berlino, a
Mosca come a Sidney. Forse non solo una singola opera, ma in una
qualche maniera le opere di alcuni autori imprescindibili come ad
esempio: Porfirio, Bruno, Eliade, Jung, Zolla, Platone, Levi, Lullo,
Nietzsche, Pico, Scholem e via dicendo.
Dopo tutte queste parole
un consiglio di lettura per iniziare, solo ieri nel 2015 compiva 40
anni la prima edizione del lavoro di Mircea Eliade, Storia delle idee
e delle credenze religiose.
Gioia – Salute -
Prosperità
©
Michele Leone
immagine
presa dalla rete
Nessun commento:
Posta un commento