A volte sembra che si possa accettare solo muniti di una ascia
bipenne. Quando si passa dalla teoria alla pratica il percorso diventa più
difficile. Quando le belle teorie si sostituiscono ad una realtà spesso putrescente
inizia il vero lavoro. Non basta accettare, la parola spesso tradisce più di
un’amante! come potrebbe essere diversamente? Come potrebbe essere innocente e
vera una parola che nasce da uno spirito inquieto che non accetta ciò che è? E
gli occhi che dovrebbero vedere fanno fatica a non distorcere quanto veduto e
tramutarlo in un consolatore vantaggio o in un incubo deforme. Eppure bisogna
accettare, ed anche in guerrieri più avvezzi alle battaglie devono fermarsi e
combattere la battaglia più dura, quella dell’accettazione di un giudizio, di
una scelta indipendentemente dal vero o dal falso, dal giusto o dallo
sbagliato. Accettare probabilmente significa farsi da parte, mettere da parte non
solo il proprio ego ed essere profondo, ma anche la volontà ed il desiderio;
sarebbe facile con volontà e desiderio compiere magie e cambiare destini come
corsi di fiume, ma è questa una delle vie per giungere a trasmutare il proprio
spirito e la propria essenza. Fare questo è un po’ morire, è la morte di un
seme in un terreno fertile, in primavera nascerà nuovamente.
Gioia – Salute –Prosperità
©Michele Leone
Immagini prese dalla rete
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