mercoledì 31 dicembre 2014

Non auguri per il 2015, auguri per tutti i giorni…


Forse sono antipatico o forse solo per la par condicio, non possiamo festeggiare e fare gli auguri per tutte le feste di tutte le culture, di tutte le religioni, di tutti gli amori…anche se non sarebbe male…

…quindi come sempre il mio augurio è quello di vivere ogni giorno, ogni istante come se fosse l’ultimo.. l’augurio di combattere contro le legittime paure del nostro cuore e confidare nella forza e nelle energie che abbiamo. Non posso non augurare a tutti di restare un po’ “fanciulli” per sognare forte e lottare per realizzare i propri sogni, l’augurio di conservare ogni sconfitta e  ogni dolore come un memento. La vita ogni giorno offre delle opportunità, l’augurio di avere lo sguardo pronto per coglierle.. che i problemi e gli ostacoli siano una possibilità…

..amate l’impossibile e tramutatelo nella realtà!

Gioia – Salute – Prosperità

© Michele Leone

domenica 21 dicembre 2014

Ebook: Le magie del simbolo

Michele Leone - Giovanni Zosimo, le magie del simbolo. Dall' anhk ai tatuaggi, Mondi Velati Editore 3,99 €
Dalla quarta di copertina:
Cosa unisce i misteri dell’antico Egitto alla Gioconda di Leonardo? Cosa hanno in comune Petrarca con il ...
Giorgione? La città di Dio e Rimbaud? Apparentemente nulla, eppure il mondo dell’esoterismo e dei simboli sono comuni alle più diverse culture ed artisti. In queste pagine Michele Leone e Giovanni Zosimo ripercorrono alcune tappe salienti del rapporto tra esoterismo ed arte, in un susseguirsi di suggestioni e ipotesi alla stregua di investigatori sulla “scena del crimine”.
 

sabato 20 dicembre 2014

Nota sull’apprendere e l’apprendista 0.1.1412


Più volte e in molti luoghi ci siamo soffermati sulla figura del Traditore o del Maestro. Oggi è nostra intenzione riflettere sul cosa sia essere Apprendisti.

Apprendista: colui che apprende. Solitamente si intende colui che intente apprendere un’arte od una professione.

Il dato per noi rilevante sta nell’apprendere: prefisso Ad (con senso intensivo o di movimento) più Prehendere (afferrare, prendere o impossessarsi). Se mettiamo da parte il prefisso avremo, prendere: “ridurre in proprio potere”. Quindi avremo un movimento per cercare di “ridurre in nostro potere” una qualche cosa. A questo punto possiamo provare a riformulare una definizione di Apprendista. L’Apprendista è colui che tenta di impossessarsi di qualcosa per “ridurla in suo potere.

Se diamo per vera questa ultima definizione, possiamo anche considerarla sufficiente? No. Abbiamo al massimo chiarito cosa sia il “mestiere” di colui che apprende ma, non abbiamo definito le esatte modalità con cui si esplica l’apprendimento. L’afferrare qualcosa implica almeno tre momenti imprescindibili:

1.      Il desiderio della cosa da afferrare o apprendere. Senza desiderio non è possibile iniziare il processo psico-fisico o della coscienza che porterà alla azione. Ma il desidero da solo non è sufficiente. Troppo spesso i desideri restano sogni irrealizzati. In realtà, almeno nella sfera all’interno della quale ci stiamo muovendo potremmo utilizzare appetizione al posto di desiderio. Qual è il processo che dalla sfera del desiderio o appetizione o potenza, può portare all’atto? La volontà.

2.      La volontà è il mezzo per cui ogni “entità autocosciente” compie o si predispone a compiere delle azioni.

La volontà nel dizionario di filosofia delle garzantine è così definita: attività propria dello spirito o della soggettività autocosciente. Con l’intelletto o ragione, occupa una posizione di assoluta preminenza tra le facoltà spirituali. Mentre nel dizionario di filosofia di Nicola Abbagnano viene così definita: Il termine è stato usato in due significati fondamentali: 1° come principio razionale dell’azione; 2° come il principio dell’azione in generale. Entrambi questi significati sono propri tuttavia della filosofia tradizionale e della psicologia ottocentesca, perché sono collegati con la nozione di facoltà o poteri originari dell’anima che si combinerebbero assieme per produrre le manifestazioni dell’uomo.

Non potendo dedicare in questa sede un giusto approfondimento della Volontà, possiamo però constatare che le tre definizioni di questa la legano in una qualche maniera alla sfera dell’agire. Ed è proprio l’agire il terzo momento imprescindibile dell’afferrare.

3.      Agire, attraverso la sua etimologia che potrebbe portarci a sanscrito e da qui ad una quantità importante di parole ed idee, deriva dal latino agere che sta a per spingere, portare avanti. Da questo spingere deriva il significato di compiere un azione. E’ l’azione il fatto fondamentale dell’afferrare dell’Apprendista, senza movimento (che di per se è una delle manifestazioni della vita o dello spirito erotico) non vi sarebbe un senso nel desiderare o nel volere.

A questo punto sembrerebbe chiaro il significato dell’essere Apprendista o dell’Apprendere e le implicazioni di queste due parole, invece la strada per cogliere a pieno l’apprendere è ancora lunga. Nelle prossime note continueremo ad approfondire il senso dell’apprendere. In particolar modo verificheremo in cosa consiste il “tentativo di impossessarsi” dato nell’ultima definizione. Dopo questo verificheremo cosa accade dopo la cattura…

Gioia – Salute - Prosperità

© Michele Leone 

Immagine presa dalla rete

sabato 13 dicembre 2014

Quasi Recensione: La filosofia e le sue storie. L'Antichità e il Medioevo. A c. di Umberto Eco, Riccardo Fedriga, Laterza, Bari 2014


In un mondo dove la Grecia è considerata un paese “spazzatura” secondo il dire di alcuni “signori” che guardano ai valori sociali e umani attraverso le distorte lenti di una finanza basata su finte ricchezze che non hanno nulla di umano, il parlare di filosofia e di questo libro potrebbe essere inutile. Essendo profondamente convinto che le lenti di questi “signori” siano frutto del diavolo (nel senso di dia-ballo, dividere) e cercando di operare per unire quanto è sparso il parlare di questo libro e di filosofia inizia ad avere un senso.

Questo corposo volume, scritto in caratteri piccoli per non renderlo ancor più ingombrante, non deve spaventare il lettore non avvezzo a letture filosofiche. Come dice il titolo stesso, in queste pagine si troveranno delle storie legate alla filosofia ed ai filosofi. Si troveranno anche interessanti confronti con l’ambiente in cui si sono sviluppate certe idee. Lo stile diverso dei vari capitoli, scritti da diversi  autori, dà ritmo alla struttura dell’opera. Il libro sviscera in modo chiaro correnti e origine della filosofia ed accompagna nella storia di questa, il lettore passo dopo passo. Non è un manuale ad uso scolastico, è questo è uno dei suoi vantaggi.

Ma a cosa serve la filosofia? Una prima risposta la troviamo nell’introduzione scritta da Eco:

"..praticare al filosofia insegna a ragionare, e ragionare in modo corretto può indurre qualcuno a ritenersi appagato anche se non ha successo pratico nella vita, ma ha aiutato moltissimi altri ad applicarsi anche a problemi pratici. … Insomma non foss’altro che per questa semplice ragione, vale la pena di praticare la riflessione filosofica così come vale la pena di fare ginnastica. Nel secondo caso si evita di ingrassare, nel primo si diventa più intelligenti."

Leggere questo libro, potrebbe essere come fare un giro in una nuova palestra per una disciplina sportiva alla quale non ci si è mai avvicinati e forse scoprire che ci appassiona. Soprattutto leggere questo libro e occuparsi di filosofia potrebbe aiutarci ad essere meno lobotomizzati dalle influenze nefaste della società che stanno costruendo quei così detti “signori” della finanza speculativa o della così detta alta finanza, che di alto probabilmente ha solo il nome e non i principi che dovrebbero guidare gli esseri umani.

Gioia – Salute – Prosperità

© Michele Leone
 
 

lunedì 8 dicembre 2014

non recensione de I Grandi Iniziati di Schuré


Questa mattina, ho ritrovato quasi per caso il volume di Schuré mentre cercavo altro nella mia biblioteca. E’ un autore a cui devo molto, la sua presenza entrò a scompigliare i miei giovani pensieri un paio di decenni orsono. Accadde in una di quelle torride estati meridionali, dove la terrà é rossa come il sangue e un po’ più a sud si balla la taranta. La ricordo ancora l’edizione economica proposta dalla Newton, con una copertina blu inguardabile e al costo di 3.900 lire. Schuré, come molti altri era in una qualche forme legato al sud ed alla Puglia, quando a Bari Laterza pubblicava per primo quest’opera. Tempi irripetibili, quelli nei quali Benedetto Croce raccomandava Julius Evola.  

Il libro di Schuré, va letto senza pregiudizio, se possibile con lo stato d’animo di chi accoglie ed ascolta e valuta solo alla fine. In queste pagine dense, l’autore ripropone la storia del pensiero religioso ed esoterico. E’ un libro che se non risponde alle domande chi sono, da dove vengo, dove vado, offre la possibilità al ricercatore di trovare la sua propria strada.

“Tutte le grandi religioni hanno un storia esteriore ed una storia interiore; apparente una, nascosta l’altra. … Per storia interiore, intendo la sapienza profonda, la dottrina segreta, l’azione occulta dei grandi iniziati, profeti o riformatori che quelle stesse religioni hanno creato, sostenuto diffuso.


La seconda che io chiamo la tradizione esoterica o la dottrina dei Misteri, è assai difficile da dipanare. Essa infatti si svolge all’interno dei templi, delle confraternite segrete, e i suoi drammi più avvincenti si snodano nell’animo dei grandi profeti che non affidarono a pergamene o a discepoli il racconto delle loro crisi supreme, delle loro estasi divine. Bisogna intuirla. Ma, una volta arrivati a scorgerla, essa appara luminosa, organica, costantemente in armonia con se stessa. La si potrebbe definire storia della religione eterna e universale. In essa appare il retroscena delle cose, il diritto della coscienza umana, di cui la storia non ci offre che il tormentoso rovescio. In essa cogliamo l’epicentro generatore della Religione e della Filosofia cha, all’altro estremo dell’ellisse, si ricongiungono attraverso la sapienza integrale; questo epicentro corrisponde alle verità trascendentali; in esso troviamo la causa, il principio e la fine del prodigioso lavorio dei secoli. Questa è l’unica storia di cui mi occupo nel presente libro.”[1]


Un viaggio attraverso Rama, Krishna, Ermete, Mosè, Orfeo, Pitagora, Platone e Gesù. Un viaggio del quale non voglio svelare nulla, poiché sarebbe come proporre a dei viaggiatori un tour in un villaggio vacanze. Questo libro, però, dovrebbe rimandarne ad un altro, il sogno della mia vita, sempre edito a Bari da Laterza. In questo secondo volume che forse dovrebbe essere letto per primo, l’autore racconta la sua vita, vi è un capitolo dedicato alla genesi de “I Grandi Iniziati”; soprattutto come nella migliore tradizione dell’amore cortese si parla di una donna che allo stesso tempo è reale ed è rimando al trascendentale. Perché ci sono delle donne, degli amori, che divengono altro dalla pura carne: ma questa è un’altra storia..

Gioia – Salute – Prosperità

© Michele Leone




[1] E. Schuré. I Grandi Iniziati, Roma 2010 pg. 28

sabato 6 dicembre 2014

Recensione: l’ordine dei Liberi Muratori tradito, ed. Archè – PiZeta


La nascita della  Massoneria moderna comunemente intesa (per intenderci quella nata a Londra nel giugno del 1717) e le opere che svelano i suoi segreti sono praticamente coeve. In questo volume, edito nel 1745, ironia, sarcasmo e forse ammirazione vengono miscelati con uno stile di gradevole lettura. L’ignoto autore (l’opera è stata attribuita al librettista Giovan Gualberto Bottarelli, all'abate Larudan e Pérau) di rituali, usi e consuetudini massoniche era bene informato, al punto da descriverle con una dovizia di particolari poco comune. Vi è chi pensa che quest’opera attraverso lo svelare abbia voluto ri-velare e conservare, se questo era l’intento è perfettamente riuscito. Il lettore moderno può notare cosa è cambiato in quasi 300 anni nelle abitudini e prasi massoniche e cosa è restato uguale o simile. Questo volume è prezioso, non solo per i riferimenti a rituali, ma anche per la piccola raccolta di canzoni massoniche. Oltre a svelare quanto concerne le massoniche cose, l’autore apre le porte di un ordine misto e goliardico come quello dei Mopsi.

Un libro che non può mancare nelle librerie degli appassionati e studiosi

© Michele Leone

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