Cavalieri
dell’Apocalisse
Nella domenica delle Palme del 1693, quando
nella chiesa di San Pietro in Roma s’intonò l’antifona del salmo XXIV: Qui est iste rex gloriae? Chi è questo
re di gloria? Quest’Agostino Gabrino con una spada alla mano fra i celebranti,
gridando: Ego sum rex gloriae; io
sono il re di gloria. Lo stesso fece egli nella chiesa di San Salvatore e fu
perciò messo in un ospedale dei pazzi[1].
Questo è il racconto dell’episodio
più noto dei Cavalieri dell’apocalisse e del suo fondatore Agostino Gabrino.
Gabrino, figlio di un mercante di Brescia e capo di questa setta, faceva
chiamare principe del settenario e Monarca della Santa Trinità.
I Cavalieri dell’Apocalisse
professavano di difendere la chiesa cattolica romana dall’anticristo che li a
poco sarebbe arrivato. Sulle loro dottrine poco si conosce e sembrano una
miscellanea fanatismo, misticismo unito ad inquietanti visioni escatologiche
uniti a propositi per il cambiamento della società. Sembra che praticassero od
avessero intenzione di praticare la poligamia.
Le insegne della setta erano una
sciabola ed un bastone posti a croce, probabilmente simile a quella si
Sant’Andrea. Una stella con sette raggi ed una coda che avrebbe dovuto
rappresentare la spada vista da Giovanni l’ evangelista nell’Apocalisse. La
stella era circondata da un filo d’oro che rappresentava il globo terrestre.
Sulla stella o attorno ad essa vi erano i nomi degli arcangeli Gabriele,
Michele e Raffaele.
La setta raggiunse il cospicuo
numero di circa 80 affiliati di cui la maggior parte erano artigiani e
commercianti. Avevano la consuetudine di avere sempre la sciabola al fianco
anche mentre lavoravano. Un carpentiere del legno, affiliato alla setta,
denunciò la stessa alla Santa inquisizione. Il Tribunale dell’inquisizione nel
1694 soppresse la setta dei Cavalieri dell’Apocalisse incarcerandone una
trentina, i restanti membri si sciolsero.
Alcuni hanno voluto vedere in questa
setta alcune forme o similitudini con la massoneria speculativa e il Clavel
sostiene che: “In questi ultimi tempi alcune logge di dipartimento ne hanno
fatto un rito massonico.”[2]. A
quanto ci risulta il Clavel è l’unico ad affermare che da questa setta sia nato
un rito massonico. Se questo fosse vero, tale rito probabilmente sarà stato un
rito minore e di ispirazione filo cattolica in una qualche forma.
Gioia – Salute – Prosperità
© Michele Leone
Immagine presa dalla rete (i quattro cavalieri
dell'apocalisse di Durer)
[1] Nuova Enciclopedia Popolare,
Torino 1848
[2] Clavel F. T. e B., Storia della
Massoneria e delle società segrete, Napoli 1873, pg 469
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