Mi piacerebbe invitare
a cena per “litigare furiosamente” davanti ad un buon bicchiere di vino con
quei pervertiti che decidono l’inserimento delle note a fine testo (o fine
capitolo) al posto che a piè di pagina. La questione è complessa perché spesso
lo stesso editore per alcuni titoli usa un tipo di note e per altri l’altro. Mi
chiedo se vengano pagati da un qualche comitato per la non lettura delle note,
che spesso sono la parte più interessante di un libro. Bisognerebbe ricevere da
costoro o dall’editore un rimborso sul prezzo di copertina per il tempo che si
perde per saltare dal passo che si sta leggendo alla fine del libro alla
ricerca delle note. E’ un attentato alla cultura, alla lettura e soprattutto è
un gesto di fortissima cattiva educazione e mancanza di rispetto nei confronti
del lettore. Posso ben capire un testo che abbia sia note a piè pagina sia note
a fine testo, non si potrebbe fare diversamente, ma per quale motivo scegliere
razionalmente di creare delle difficoltà alla lettura? Ecco l’ho detto, scusate
(lettori) l’invettiva, anzi la butto lì: e se creassimo un comitato o un movimento
(come va di moda oggi) contro le note a fine testo? Se provassimo addirittura
con un referendum per creare una legge ad hoc contro questi vandali della
lettura?
Uniamoci contro questa
perversione per il diritto di leggere con facilità J
A questo punto non
posso che augurarvi buona lettura ed invidiare i lettori di romanzi
© Michele Leone
Immagine presa dalla
rete
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