Questa frase di
Eraclito potrebbe far strappare le vesti, ai cultori di una certa filosofia e a
chi nel Filosofo vede un punto di contatto tra la tradizione iniziatica del primo occidente e quella orientale. Non
ho intenzione di cimentarmi in una dissertazione filologia e neanche dare dotte
conclusioni, ho il semplice desiderio di una piccola riflessione. Al di là
della possibile polemica di Eraclito contro la “politicizzazione e
profanizzazione” delle iniziazioni ai misteri cosa possiamo imparare da questa
frase? Innanzi tutto che negli ultimi 2500 anni è cambiato poco o nulla. Tutti
coloro che tentano di trarre un vantaggio personale, o giocano umanamente con
l’iniziazione ai Misteri e conseguentemente con la Tradizione non fanno altro
che renderla o inutile o creare dei possibili fenomeni di contro-iniziazione.
L’Iniziazione e la Tradizione, fanno parte di quanto vi è di più intimo nella
natura degli esseri umani, a queste potremmo aggiungere il rapporto con il
sacro. Non è possibile avvicinarsi a queste senza la primigenia meraviglia,
quella tipica del “fanciullo” ossia di chi colui che non conosce. Meraviglia e
stupore sono caratteristiche, oserei dire qualità che permettono di avvicinarsi
alle iniziazioni con il giusto piede scalzo. A voi lasciarvi trasportare dal
pensiero dell’ Oscuro.
Gioia – Salute –
Prosperità
© Michele Leone
Immagine presa dalla
rete. Tiziano Bacco e Arianna
*Eraclito, Dell’origine,
trad. e a c. di A. Tonelli, Milano 1993
Nessun commento:
Posta un commento