E’ necessario ritornare alle fondamenta,
alle basi prima ancora di procedere. “Letteratura e Storia”, sono i capisaldi imprescindibili
di buona parte della conoscenza. Il genio l’estro, “l’essere illuminati”, non
sono plausibile giustificazione per dire, per ergersi al di sopra di una
presunta massa di scolaretti pronti a bersi ogni amenità. Il genio e l’illuminazione
in una disarticolata esposizione, che inciampa sui “fondamentali”, contribuisce
a rendere fenomeni da baraccone poco credibili molti dei così detti portatori
di conoscenze esoteriche (per usare una parola abusata e violentata al punto da
renderla termine).
Spesso a quattro conoscenze raffazzonate
e rubate qui e là si aggiunge una sorta di miopia, corretta con i paraocchi che
non permette di vedere al di la del proprio naso. In ultimo, forse la peggiore
delle malattie, che spesso è sorella dell’ignoranza, l’intolleranza a volte
manifestata in una sorta di intransigenza, indisponibilità al dialogo, al
cambiare punto di vista e via dicendo.
Questa non è una filippica e di certo
non mi arrogo qualità migliori della maggior parte dei curiosi. Sono l’ignoranza
e la sete il mio punto di partenza quotidiano. Non posso però, non auspicare
che queste parole da un lato vengano rese migliori da chi è più capace di me
dall’altro possano inaspettatamente se non curare la miopia quantomeno togliere
i paraocchi e far riflettere i troppi Mestruncoli.
Se è vero che no esistono istituzioni
scolastiche che promuovano ed aiutino certi studi (forse non possono esistere
in Italia) è altrettanto vero che quanti si muovono ed operano negli ambiti del
così detto esoterismo dovrebbero se non per formazione, per inclinazione “non
fermarsi alla prima cantina”, essere indomiti cercatori, interrogare ed
interrogarsi senza sosta, viaggiare tra molteplici discipline e saperi. Quindi
come comportasi, come agire? Innanzi tutto non fidarsi dei Mauestruncoli,
prestare orecchio a tutti, perché molti anche inconsciamente/involontariamente
sono portatori di conoscenza. Questa è una parte minima, fondamentale è come da
esordio di queste poche righe il ritorno alla “Letteratura e Storia”, le
letterature siano esse scientifiche o umanistiche sia poesia o matematica non
fa differenza da dove si parte se si vuole giungere al compimento dell’essere.
Non bisogna dimenticare di essere sempre apprendenti sia nella vita che nella
ricerca. Il giorno in cui il fuoco sacre che arde cede il posto al
compiacimento ed all’arroganza (nel senso di attribuirsi ciò che non spetta, e
nella alfa privativa va in netta opposizione con il senso di chi è sulla Via,
a-rogare [interrogare, domandare]).
Non si può a solo titolo di esempio di Alchimia, Ermetismo, Gnosi o scuole
iniziatiche senza aver mai neppure sfogliato un bignami di filosofia, un
riassunto della Storia delle Religioni, un libro di storia ecc.
Per oggi può bastare, ma vi è una ultima
considerazione. Vi è una Via, un modo dell’essere e della conoscenza che
travalica tutto questo: l’Amore.
Gioia – Salute – Prosperità
© Michele Leone
Immagine presa dalla rete Arcimboldo, il
bibliotecario 1566
P.s.
Altrove dedicherò spazio agli effetti nocivi del parlare a vanvera e del come
questo faccia nascere aberrazioni e permetta ai detrattori di certi studi di
avere vita comoda e facile.
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