Umberto Gorel
Porciatti, Avviamento alla Massoneria, Atanor
Troppo spesso quando
bisogna indicare una lettura sulla Massoneria si indicano “pesanti” ed alle
volte incomprensibili volumi preferibilmente di autori con culture ed
orientamenti spesso lontani anni luce dalle italiche faccende.
Qualcuno, potrebbe o
dovrebbe, obiettare che la Massoneria è Universale e che quindi poco importa
quale sia l’ambito culturale e storico in cui è cresciuto il pensiero dell’autore.
Questa obiezione è parzialmente vera e diviene generalmente vera per l’apparato
simbolico della Massoneria che in questo e forse solo in questo è Universale.
Per il resto, soprattutto per le storie della massonerie “locali”, questa obiezione
non corrisponde al vero; quanto meno non corrisponde completamente al vero. Non
basta, colpiti da esterofilia, noi italiani abbiamo eseguito una sorta di Damnatio memoriae della maggior parte
degli autori Italiani dell’Ottocento
e primo Novecento.
Grazie al cielo non è
il caso del buon Porciatti, conosciuto, spesso, anche del più sprovveduto conoscitore
di cose massoniche. Gorel, in queste pagine pubblicate postume dalla casa
editrice Atanor, aiuta il curioso e l’aspirante “Fratello” a capire in modo
efficace cosa possa essere la massoneria e come ci si possa avvicinare. Il
libro risente del periodo in cui è scritto per alcune posizioni o descrizioni
ideologiche. Questo non è un limite, è un vantaggio che permette all’accorto
lettore di entrare in punta di piedi nella storia delle massonerie italiane. E’
una opportunità di conoscenza per il profano quanto per l’iniziato, per quest’ultimo
l’opportunità che gli si presenta dovrebbe essere un dovere!
E’ un testo che non può
non essere letto. Chiudo questa breve recensione con una frase dell’autore in
riferimento al come si diventa Massoni: “Occorre che il germe sia in potenza perché
la vita possa nascere, la natura dare i suoi frutti; la Massoneria è come l’arte:
artisti si nasce, non si diventa. Il culto del Bello, la misura delle forme, l’armonia
delle proporzioni e dei colori, si apprende, ma ciò giova solo a chi ha l’anima
dell’artista, a chi sente l’Arte; e
la Massoneria è proprio un’Arte, è l’Arte Reale, l’Arte per eccellenza, quella
del perfezionamento individuale, quella della trasmutazione dell’Io,
intrinseco, greggio, rigido, in un Io dilatato, plastico e levigato, che, come
tale, scompare confondendosi nell’Io collettivo nel Sé dell’Essere.”.
Gioia Salute
Prosperità
© Michele Leone
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