Grisù
vuole fare il pompiere
ovvero
Si
nasce incendiari e si muore pompieri? del lavoro su stessi
Spesso siamo abituati a sentire che chi nasce tondo non muore quadrato,
solitamente non è un complimento. Al di là di ogni possibilità di cambiamento è
vero che è poi così negativo?
Essere incendiari, portatori di idee
e di cambiamenti solitamente è tipico della gioventù, alla maturità viene
associata la pacatezza e la voglia di mediare. Ad un quarantenne che si agita
come un ragazzo viene attribuita scarsa maturità, di un sessantenne che si agita
come un ragazzo di solito si dirà che se non è cambiato non cambierà più e ad
un ottantenne che si agita come il solito ragazzo probabilmente verrà
attribuita demenza senile.
Ad esempio, agitarsi, irritarsi
troppo palesemente durante una riunione od un incontro di certo non fa bene e
non aiuta a perorare le cause. Quindi cosa fare smettere di essere incendiari?
Cambiare? Nel primo caso no, nel secondo sostituiamo l’idea del cambiamento con
quella di evoluzione.
La prima cosa da fare, è osservarsi,
ascoltare le critiche, sbagliare ed imparare dai propri errori. Una volta fatto
questo, è da domandarsi se veramente crediamo nelle nostre idee da un lato e
come proporle. L’incipit di questo lavoro però deve essere, ed è come sempre il:
nosce te ipsum. Lavorando la “pietra”
siamo e scendendo in noi stessi il v.i.t.r.i.o.l. di alchemica memoria non solo
avremo la possibilità (non sempre gradevole) di conoscerci ma, soprattutto di
rettificare quanto in noi crea dei limiti. La rettificazione è l’operazione
attraverso la quale quello che può essere considerato od è un difetto diviene
un pregio od una virtù. La passione che tende ad essere irascibilità,
intolleranza ecc. ecc. attraverso la rettificazione e l’amore diviene uno
strumento di propensione incredibile. Ed allora per tornare alla nostra
immagine dell’incendiario (incendiario sempre inteso come colui che accende il
fuoco che arde e non brucia, non come un teppista e criminale nella realtà!); dopo che avrà compiuto queste operazioni
passerà dall’essere o innocente e combina guai come Grisù o un teppista che
incendia cassonetti e lancia molotov all’essere più simile al banchiere
anarchico di Pessoa o a chi non si limita ad un fuocherello, ma prepara con
cura e pianificazione le cariche ed attendendo il momento giusto le farà
partire simultaneamente.
Non
si muore pompieri, i veri incendiari quelli nati e battezzati nel sacro fuoco
se non si disperdono e se accettano la loro natura, se lavorano su se stessi e
rettificano la loro natura saranno dei propagatori di fuoco e conseguentemente
di luce.
Gioia – Salute -
Prosperità
© Michele Leone
Immagine presa dalla rete