Adonhiram chiede in quella udienza
dal re per ottenere da lui congedo. Solimano lo interroga sul paese ove vuole
recarsi lasciando Gerusalemme: “Desidero
ritornare a Tiro, presso il buon re Hiram che mi mandò a voi.” Solimano gli concede
piena libertà d'azione, e con regia ipocrisia gli professa amore. Nullameno Adonhiram
deve, prima della partenza, distribuire la paga agli operai. Solimano lo interpella
sovra Amru, Fanor e Metusael: “Sono - risponde Adonhiram - operai che vorrebbero
avere, non meritandolo, titolo e salario di maestro. Però io mi opposi alle loro
domande. " Solimano congeda Adonhiram, e richiama i tre compagni. E' loro
annuncia che Adonhiram si ritira, e saggi unge : .. Parecchi maestri sono morti,
a cui convien sostituire dei nuovi. Questa sera, dopo il pagamento, recatevi a
trovare Adonhiram e chiedetegli di essere iniziati al grado di maestri. Se ve
lo accorda, se vi accorda la sua fiducia, avrete pure la mia. Se ve lo rifiuta,
domani comparirete con lui dinanzi a me; udrò giustificare da lui il proprio
rifiuto; udrò le vostre discolpe; e pronuncerò tra voi e lui, a meno che Dio
non abbandoni Adonhiram, e non sveli in qualche guisa di avere ritirata da lui
la celeste protezione”
Adonhiram e la regina Saba si
disgiungono, ma per riunirsi tra breve. La regina dice allo sposo: “Siate due
volte felice, mio signore e mio padrone: alla vostra schiava tarda l'ora· di
congiungersi per sempre a voi; e voi ritroverete con essa in Arabia un tenero
frutto de' nostri amori ch'ella ora reca nel seno”. Adonhiram spiccasi commosso dalle braccia di
colei che sente di amare ancor più dopo quelle parole, dopo la dolce promessa
di un figlio.
Solimano, informato d'ogni cosa dai
perfidi delatori, vuole affrettare il matrimonio colla regina di Saba.
Apprestata sontuosa cena, dopo il banchetto la prega di cedere al suo amore. Balkis
versa spumante vino nella coppa di Solimano, che lo tracannò sperando trovare
in esso l'audacia di violentare la regina; e già crede aver tocca la meta,
poiché vide altresì Balkis tracannare il liquore che, circolando nelle vene, le
accende d'insolita fiamma, e riarde, possente stimolo, i sensi. Ma la regina, che
veglia sovra se medesima, finge di bere per ingannare Solimano; e quand'egli è
assopito, gli toglie l'anello datogli da lei in pegno di fede, e rapidamente
s'allontana. Un cavallo arabo è pronto alle porte di Gerusalemme, sul quale
ella varca i confini del regno, ed è condotta nella regione di Saba ad
attendervi Adonhiram.
Ma Adonhiram, ponendo il piede nel
tempio per la porta d'occidente, incontrò Metusael che gli chiese la parola di
maestro, e avendone rifiuto, lo colpì al capo col martello. Adonhiram vacilla, ma
ricordandosi che porta sospeso al petto il triangolo d'oro, sul quale sono
scritte le leggi segrete di Mosè e il vero nome del grande Artefice dell'
universo, quello che apparve a Mosè sul monte Orebbe, e volendolo scampare dalle
mani colpevoli, lo getta nel pozzo collocato nell' angolo d'oriente; indi si
trascina verso la porta del nord ove Fanor gli aggiusta un secondo mortal
colpo, dopo avergli chiesto invano la parola di maestro. Adonhiram cerca
salvezza recandosi verso la porta d'oriente; ma Amru, che è là, gli grida: - Se
vuoi passare dammi la parola di maestro. - Giammai, risponde Adonhiram, e Amru
gli immerge il compasso nel cuore. Adonhiram fu morto. Gli assassini ne
avvilupparono il cadavere in un ampio tappeto di pelle bianca, lo trasportarono
sovra una solitaria collina, e lo seppellirono, piantando Metusael un ramo
d'acacia nella terra smossa. Da sette giorni Adonhiram era scomparso, e il
popolo si adunava minaccioso chiedendo giustizia; ma la giustizia, il re
complice dell'assassinio, non poteva né amare né desiderare; ed in quei primi giorni
un solo pensiero gli stava nella mente, quello di Balkis scomparsa; sicché
maledisse il gran sacerdote e il suo dio Adonai. Ma il profeta Ahia di Silo
rappresentò a Solimano che l'omicida di Caino fu punito sette volte, e
l'omicida di Lamech settanta volte sette, e che colui che ha versato il sangue di
Caino e di Lamech sarebbe punito settecento volte sette: onde grande terrore
nell'anima di Salomone, che per rimuovere da sé la condanna, ordina si cerchi,
e, trovato, si onori il cadavere d'Adonhiram.
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